Friday, December 30, 2005

Opel Vivaro, Frustino ed il bowling.


Mercoledì con il Sig. Cuspide siamo andati a Siena. La cosa di per se non avrebbe granchè di strano se non fosse per alcuni piccoli dettagli. Primo: non avendo nulla da fare per due giorni mi sono allegramente tolto dalle palle. Secondo: la ragione della mia presenza era data dal fatto che avrei fatto l'autista, ovvero datemi una cosa con almeno 4 ruote e mettetemi al volate io vi porto ovunque senza sosta almeno fino a che la mia morte non sopraggiunge. Terzo: alla guida d'un camioncino ho finalmento potuto dire "la mia mano pò essee fero o pò essee piuma, oggi è stata na piuma...". Quarto: Cuspide, pensando che tutto questo fosse per me un grosso impegno mi ha offerto e pagato ogni possibile ed immaginabile sfizio culinario. Abbiamo pranzato in uno dei migliori ristoranti di Siena e così via (la cosa può sembrare un tantinello ghei, tuttavia non lo è, convincetevi). Quinto: Frustino. Cuspide m'ha fatto conoscere stò personaggio, laureando in ingegneria, giova dirlo, che mi ha fatto letteralmente morire dal ridere. Non ridevo così da anni, mi sono letteralmente schiantato dalle risate. Con Frustino siamo andati a giocare a bowling. La prima volta per me, ebbene si. E si doveva fare anche questa.
Ok, va bene, al ritorno abbiamo trovato una tormenta di neve e fermatici a Firenze all'ippodromo giusto per vedere qualche corsetta scopriamo che per la prima volta dopo anni hanno rinviato la riunione di trotto. Dettagli, la 48 ore di Siena si è conclusa con una schiacciante vittoria, fosse rugby per capirci 40-0. Chevvoletefà son contento con poco, ma è bello così.

Tuesday, December 27, 2005

L'importanza di chiamarsi Ernesto


Sia ben chiaro: non sono antireligioso, anticattolico ne tanto meno sono tra quelli che vorrebbero chiudere la bocca a chissà chi. Per quanto mi riguarda tutti possono parlare liberamente e quanto vogliono. Tuttavia nel caso del clero e dell'Italia c'è una piccola precisazione da fare. I benefici economici grassi e generosi che la nostra Repubblica concede alla Chiesa di Roma fanno da contraltare alla non immistione e non ingerenza nella politica. Tuttavia ogni giorno e con risonanza mediatica a 360 gradi il clero ci fa sapere la sua opinione su ogni fatto e accadimento. La cosa mi disturba assai, nongià per i contenuti espressi ma perchè si viola un ben preciso "accordo". Allora che tutti parlino ma che i benefici fiscali vengano azzerati. La Chiesa possiede un patrimonio immobiliare incalcolabile solo in Italia. Il mancato gettito del non versamento ICI è enorme: qualcuno, per difetto dice nella sola Roma ammonta a 75 milioni di euro. Anche gli edifici utilizzati a carattere commerciale come asili, scuole case di riposo o di cura (dove mi risulta ci siano tariffe superiori alla concorrenza) non pagano l'ici.
Sia ben chiaro: sono anticlericale, alla Ernesto Rossi

Grassi nei secoli dei secoli


L'articolo 40 della legge 222 sel 1985 istitutiva dell'otto per mille, dispone che:
"Al termine di ogni triennio successivo al 1989, una apposita commissione paritetica nominata dalla autorità governativa e dalla Conferenza Episcopale italiana, procede alla revisione dell'importo deducibile di cui all'articolo 46 e alla valutazione del gettitodella quota IRPEF di cui all'articolo 47 al fine di predisporre eventuali modifiche".
Per individuare l'aliquota il legislatore aveva effettuato un calcolo previsionale, non sapendo quanto nel 1990, anno di prima applicazione del nuovo regime di finanziamento pubblico della Chiesa cattolica, sarebbe ammontato il gettito irpef da destinare a tali fini.Lo scopo era quello di garantire una cifra simile a quella sino ad allora versatale dallo Stato italiano. Nel 1989 erano 200 milioni di euro circa. I calcoli risultarono errati. I fondi che arrivarono alla Conferenza episcopale italiana dall'8 per mille sono "miracolosamente" passati da 200 milioni del 1990 a oltre un miliardo di euro nel 2004.
La CEI si trova a gestire un fondo di gran lunga superiore alle necessità iniziali.
Le entrate sono quadruplicate, gli stipendi dei preti raddoppiati. Il surplus è stato investito nella costruzione di nuove chiese, nelle iniziative di culto e pastorali (moltiplicatesi di 20 volte).
Nel 2003 l'aumento è stato così elevato che la CEI ha destinato 80 milioni di euro ad un fondo riserva.
Dal 1990 ad oggi i fondi destinati alle confessioni religiose si sono quadruplicati e nell'ultimo triennio sono aumentati di oltre un terzo. La riduzione dell'aliquota dall'8 al 4 per mille garantirebbe un risparmio di 500 milioni di euro all'anno per il fisco.
Occorre ricordare a chi non indica nessuna preferenza per la destinazione dell'8 per mille, che questo viene proporzionalmente ripartito tra gli aventi diritto.

Friday, December 23, 2005

Del codice penale e dei biscazzieri



Qualche sera fa ero a cena con un amico che nella vita fa l'avvocato. Egli è giovane professionalmente parlando (come chi vi scrive) e pieno di entusiasmo e di iniziative. Tra un bicchiere di St. magdalener (ottimo vino alto atesino, non me ne vogliano i lettori piemontesi) e l'altro siamo scivolati sull'incognita Vanna. L'amico avvocato (che per brevità chiameremo Terence data la sua clamorosa somiglianza con il noto attore Hill), pur essendo un civilista e non un penalista avanzava, pur auspicondola, seri dubbi sulla condanna della Vanna. Senza entrare nei tecnicismi (non sarei in grado), l'elemento di forte sospetto è dato dal fatto che i Pubblici Ministri stanno "perdendo" molto tempo per ascoltare una quantità assolutamente incredibile di testimoni e di "truffati". Ora il punto è: quale differenza fa ai fini dell'accertamento del reato di truffa se io ho raggirato una o mille persone? Secondo Terence Hill l'accusa non sta trovando un appiglio sufficientemente solido a cui aggrapparsi. La Vanna la farà franca? Amici, se volete vi vendo per 10.000 euro dei ramettini di tronchetto della felicità. Li appenderete nell'auto, in camera o nel luogo di lavoro. Vi assicuro che vi faranno vivere meglio, molto meglio.
Esiste il diritto di esprimere liberamente le proprie opinioni. La mia è che sulla ruota di Torino (località a caso) usciranno il 7 - 17-27-37-47. Questi sono gratis, la prossima volta se vorrete i numeri 50,00 euro. Ora ci si chiede: i Professori di statistica e di econometria diventano ricchi con il lotto?. Vuoi vedere che le estrazioni senza riposizione sulle singole ruote non si possono prevedere scientificamente? allora perchè lo stato permette a una interminabile serie di grassi ed untuosi personaggi di gridare in tv la loro infallibilità? Non sarà per caso che lo stato ci guadagna? Noo, ah forse. Beh se indovino un numero mi pagano 11 volte la mia giocata, bello!!
Già, ma se il gioco fosse equo dovrebbero pagarmela 18 volte e così nel caso di ambo terna quaterna e cinquina con sproporzioni sempre maggiori. Non lo so, forse sono un dietrologo. La morale qual'è secondo voi? Secondo me è la seguente: se devo giocare lo faccio sui cavalli che tanto mi piacciono (se non pesassi 80 kg per farei il fantino), e tanto perdo uguale. Se vinco (seeee.....) devolvo l'otto per mille della mia vincita per fare in modo che TUTTI paghino l'ICI.
Alla salute, folks!!!

Wednesday, December 21, 2005

Dicotomia treno/gomma: Cuspide and me

E' l'anno della biennale (non quella di Venezia). Lunedì 5 dicembre, con la gogliardia che contraddistingue due ventenni, io ed il fido amico "uomo della Clarina" prendiamo il treno delle 6.05 da Rovereto (Tn) per andare al Motor Show. Tralasciando volutamente (ma ricordando che le passioni sono importanti) le ragioni di tutto questo, vi racconto alcuni aneddoti relativi al viaggio.
Essendo tutte le obliteratrici fuori uso decidiamo comunque di salire sul treno, contravvenendo alla prudenza nordica che ci contraddistingue, ma consci del fatto che le altre 150 persone che a quell'ora salivano sul treno avrebbero raccontato la nostra stessa storia al controllore.
Siamo in prima classe, per esplicito desiderio del mio compagno di viaggio ed io acconsento volentieri.
Il treno, un modesto regionale, impiega 2 ore e 50 minuti. Per capire che eravamo in prima classe era necessario autoconvincersi. Il riscaldamento era così alto che con 5 gradi sotto zero si viaggiava a finestrini sempre più aperti col passare dei chilometri. A Verona salgono migliaia di persone che si aggiungono a chi già stava in piedi. Il controllore non è mai apparso.
Per il ritorno optiamo per un regionale notando che sia l'inter city che il famoso euro star da Bologna a Rovereto a qualsiasi ora del giono e della notte impiegano esattamente lo stesso tempo del regionale. Cambia il prezzo: si va dai 27 euro a poco più di 10.
Il bigliettaio dice all'uomo della clarina che la prima classe sul regionale non c'è. Arriva il treno e la prima classe c'è. Decidiamo, contravvenendo per la seconda volta in un solo giorno alla nostra deontologia civile, di andare in prima classe e pagare il supplemento al controllore. Il controllore non apparirà mai ma giunti a Verona a treno svuotato decidiamo di andare in seconda.
Le poltrone della prima e della seconda sono pressochè identiche. Trasudano lo stesso odore, forse in prima è misto al dopobarba del mattino di qualche pendolare.
Mi chiedo: ma chi comanda nella Ferrovie ha mai preso un treno? Io l'ho preso dopo anni e credo, senza voler essere spocchioso, di avere qualche semplice suggerimento per migliorare il servizio.
Questa sera andrò a Verona a trovare l'amico Cuspide di ritorno da un lungo periodo di lavoro in Canada. Andrò con l'automobile, sfoggiando così la mia nuova Fauvè rossa. Forse Cuspide, non esattamente un esperto in auto, si accorgerà della differenza proprio per il colore.
Inquinerò di più (anche se sono a normativa euro 4), senza che nessuno mi abbia ancora dato un elemento per rivalutare il treno.

Tuesday, December 20, 2005

Problema trasversale

Fosse anche solo uno ma un rekord credo di averlo. Quando decisi di laurearmi la mega aula esclusivamente dedicata alle sessioni con poltrone verdi tipo multisala, era in piena attività. Quel giorno ci laureammo in sei, e grazie alla r del mio cognome, ero l'ultimo. Ricordo, con stupore misto ad ilarità, bambini vestiti a festa, palloncini, nonne in gravissima difficoltà per l'interminabile attesa. Coriandoli sul pavimento e grandi festeggiamenti. Se non avessi avuto la tesi sotto il braccio probabilmente qualcuno degli zii dei laureandi mi avrebbe detto con marcato accento veneto "scusi potrebbe fare un po di pulissia?". In ogni caso come d'incanto sparirono tutti. Rimasi solo con la mia tesi, ed una commissione che mi aspettava. Quando entrai lessi un profondo stupore sugli 11 schierati di fronte a me. Avevo un buco nel vestito? la mia cravatta (che indossavo per la seconda volta nella vita) era così poco intonata?. Niente di tutto questo. Si stupirono perchè ero solo. Sala vuota, spettatori zero. Silenzio di tomba. Durante la presentazione da parte della mia relatrice entra un tipo con capelli rasta biondo che si siede maldestramente in ultima fila. La cosa mi rende gasatissimo. La presentazione fila via nel migliore dei modi, riesco anche a creare un feroce dibattito tra professori di opposte correnti economiche e la cosa mi piace. Esco dall'aula e con me c'è solo l'omino che apre e chiude le porte. Dello spettatore nessuna traccia. Avevo deciso di farmi fare un autografo sulla tesi. Rientro e mi accorgo che dopo qualche istante ricompare. Finito tutto: stringo 11 mani, mi giro e il deserto è ancora li. Tuttavia trovo consolante il fatto che c'è un regalo ad attendermi. Una piantina di fragola in un vaso nero da coltivazione. Commosso offro da bere a tre persone (due uomini e una donna) che sono venuti ad omaggiormi. Sarà questo di buon auspicio per questo blog? voi scrivete, fatevi vivi, lasciate messaggi. E' un problema trasversale: chi non si sentirebbe orgoglioso di dire "abbiamo mosso la classifica, accanto al nostro nome non c'è più lo zero"?.

Monday, December 19, 2005

Vitalic e il Principe Bijan

Non posso credereci. Mi sono perso davvero tantissimo. Negli ultimi 15 mesi avrò passato si e no mezz'ora davanti alla Tv, intesa come quella roba generalista e pseudo gratuita. Escluso, dunque, alcune partite di calcio viste grazie agli inviti del sempre generoso Frankino. Tuttavia, non riuscendo a dormire per eccessiva stanchezza, l'altra sera ho deciso di accenderla. Scopro che Telemarket, una delle migliori tv di tutti i tempi non c'è più, ma al suo posto ho trovato un non ben precisato canale che trasmette video musicali. Ho visto il video di un certo Vitalic e ... non potevo credere alle mie orecchie. Il video è geniale e la biondina che canta (canta?) si muove in modo fantastico (http://www.vitalicokcowboy.com). Tuttavia il testo è il massimo. My friend Dario è il titolo del pezzo ed il testo lascio che siate voi a scoprirlo. Pensavo che " To the club" fosse imbattibe. Mi sbagliavo. Lo stato dell'arte è Vitalic, apparso al posto del Principe Bijan, roccambolesco ed improbabile venditore di tappeti. L'idea di perdere le genialità della tv mi deprime...