Tuesday, October 31, 2006
"Un'assolata trattoria sul Mar Nero, i fucili sulle panche, un georgiano e un ossetino bevono insieme. Sono cugini, dicono di odiarsi, di essere morti dentro" da La Repubblica di domenica 29 ottobre, pp. 32, 33.
Ad avere le idee chiare (per usare un eufemismo) tra gli addetti ai lavori (giornalisti e politologi) in Italia, circa la attuale situazione nelle regioni del Caucaso, non c'è quasi nessuno.
Antonio Russo, giornalista di Radio Radicale, fu trovato morto con evidenti segni di sevizie sul corpo in Georgia perchè stava raccontando scomode verità. Dopo di lui il nulla o poco più.
Fa eccezione l'articolo che ho citato all'inizio scritto da Giampaolo Visetti che prova a mettere ordine nella situazione indubbiamente complessa delle regioni del Caucaso.
Capisco che laddove c'è da ragionare un po di più rispetto all'abbinamento tra colore dei capelli e rossetto l'utente medio (e non solo) italiano dopo una giornata di lavoro non vuole fare, tuttavia la televisione e i mezzi di informazione (con l'unica eccezione di Radio Radicale) hanno totalmente e criminalmente trascurato la vicenda.
Una guerra di odio, di tutti contro tutti, che sta costringendo alla fame e agli stenti popolazioni intere. Giornalmente si compiono soprusi e violazioni gravissime dei diritti umani nel più assordante silenzio mondiale.
Non posso non provare rabbia e sconforto verso tutti i responsabili di questo disastro, dalla Repubblica Federale Russa, agli U.S.A. e a tutti i governanti corrotti dell'area causica.
Tuttavia provo profondo disgusto verso il movimento dei pacifisti italiani. Mi chiedo come facciano ad uscire dal coma in cui versano solo quando di mezzo ci sono gli Stati Uniti d'America.
Non una parola sul Caucaso, non una sul Darfur e sulle decine di altri conflitti che piagano il mondo.
Siete delle pecore al soldo di politici che nonostante siano figli del più grande insuccesso sociale, politico e culturale della storia (il Caucaso non a caso ne è un fulgido esempio), continuano ad essere indirettamente responsabili della disperazione e della oppressione di popolazioni intere.
1 Comments:
completamente d'accordo.
ogni mio ulteriore commento sarebbe superfluo.
Post a Comment
<< Home