La morte in diretta
Sono un appassionato di cavalli. Ho avuto la fortuna, in tempi non recentissimi, di possederne alcuni. Mi chiedo per quale inspiegabile ragione, chi di dovere, non ha ancora capito che le strade cittadine non sono fatte per far correre i cavalli. Gli arti dei cavalli, a differenza delle gambe degli uomini, sono totalmente prive di ammortizzatori. Ciò significa, per un cavallo, che correre su terreni duri è causa nella migliore delle ipotesi di piccoli traumi. I cavalli devono correre sull'erba o su fondi morbidi, regolari e privi di trappole.
Francamente me ne frego se il Palio di Ferrara è il più antico del mondo e me ne frego (pur avendone capito lo spirito) se il Palio di Siena è l'evento più importante per i contradaioli. Non sono tra coloro che abolirebbero queste manifestazioni ma fatele in un ippodromo o in un luogo adatto a far correre i cavalli. Piazza del Campo non appartiene a nessuna contrada, è in territorio neutrale è vero ma non può essere utilizzata per una corsa. Ai suoi albori venivano utilizzati cavalli da tiro che la mattina andavano nei campi a lavorare è pomeriggio facevano il palio. Oggi, dopo le stragi di purosangue, vengono utilizzati i mezzosangue. Non perchè più robusti (come afferma qualche improvvisato ignorante) ma perche più lenti e quindi con una teorica minor probabilità di incidente.
Allora, cari signori, visto che decine di cavalli morti,e visto che spettacoli raccapriccianti mostrati in Tv non sembrano convincervi, le vostre corse che si perdono nella storia corretele con gli asini o con i muli ci eviterete così ulteriori occasioni di profondo sdegno.
8 Comments:
mmmm non sono d'accordo, sarò politicamente scorretto e probabilmente a te sembrerà una bestemmia, ma: sono pur sempre cavalli. Il mio punto è: se sei vegetariano il tuo discorso non fa una piega e pur non essendo d'accordo non trovo nessun appiglio logico, ma se non sei vegetariano mi viene da porti una domanda: cosa fa si che i cavalli abbiano più diritto di vivere di che so, le mucche? è la stessa domanda che rivolgo a coloro che si scandalizzano del fatto che alcuni popoli mangiano carne di cane. ciao.
No, il discorso è leggermente più specifico. La natura ha reso l'uomo onnivoro, ragion per cui non ho nessuna ragione per non mangiare carne, di qualunque tipo. Non ho nemmeno difficoltà ad accettare un paio di scarpe fatto con la pelle di una mucca che è stata mangiata.
Rifiuto però un qualsiasi capo di vestiario fatto con un animale specificamente ucciso per quello scopo. E' il limite dello sfruttamento che fa per me da discriminante. Ovvero, anche nelle corse negli ippodromi può succedere un infortunio ad un cavallo, lo stesso può succedere ad un uomo atleta. Se però l'uomo atleta fa qualche cosa di estremo (a parte che lo fa di sua volontà) e si infortuna la mia comprensione cala.
Per cui se si fanno correre cavalli sull'asfalto o sulla terra l'infortunio è pressochè certo. Questo è il punto. Nel momento in cui siamo certi che l'evento si verificherà perchè farlo? Non credo abbia importanza il fatto che si tratti di cavalli, uomini o altro. E' la logica di fondo che mi indigna, null'altro.
cito: "Se però l'uomo atleta fa qualche cosa di estremo (a parte che lo fa di sua volontà) (..)"
...dillo, è compreso anche il rèbbi, dillo dillo..!!!
CATTIVOOOOOOOOOOOOOOOO!!!
sobsob!
;-)
No, ovviamente il rebbi non è compreso così come non sono comprese le gare di birra e salsicce.
HAR HAR HAR!!!
belle le gare di birre e sazizze, così già solo a nome mi ispirano
Si, alla fine si contano i boccali vuoti e le spilline infilzate in ogni salsiccia, che devono essere diligentemente tolte prima di mangiarle. A proposito di sport estremi come lo vedi il rebbi sull'asfalto?
quello non è uno sport estremo ma uno sport scemo.
è diverso.
Esatto, come per i cavalli che fanno il palio.
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