Thursday, February 02, 2006

Chimica


Le targhe alterne sono una trovata, tipicamente italiana, che mi rende terribilmente nervoso. Per trattare questo argomento occorrerebbe molto tempo, rischiando di risultare più noiosi del solito. Tuttavia ci sono alcuni aspetti di tutta evidenza che vorrei sottoporre alla vostra puntuale attenzione.

I giapponesi, che pure sono un popolo con cui non sento alcuna sintonia, una lezione importante ce la possono dare ovvero è tutt'altro che disdicevole copiare da chi è più bravo di noi. Allora osservo che in Germania, dove esiste nei singoli individui una cultura di rispetto per l'ambiente superiore a quella italiana se non altro perchè ha radici storiche, negli anni settanta già avevano sperimentato le targhe alterne evidenziando scarsissimi risultati. Noi trent'anni dopo non abbiamo capito nulla. Nessuno, o pochi, dicono che è ora passata di sostituire nei condomini dei centri storici vecchie ed inquinanti caldaie a gasolio se non addirittura a carbone (come ad esempio nel centro di Milano). Le targhe alterne, poi, sono una misura ancora più inutile se si pensa che possono circolare auto euro uno con la targa "giusta" e non auto euro 3 con la targa "sbagliata". La cultura ecologista all'amatriciana dice che è opportuno sostituire le vecchie auto con altre di nuova costruzione e meno inquinanti. Vi siete mai chiesti quanto inquinamento si produce per ogni auto nuova coastuita? Pensate alle vernici, ai solventi, alle plastiche e alle parti metalliche. Senza contare l'energia necessaria. Gli svedesi, infatti, danno si degli incentivi ma a chi tiene vecchie auto diminuendo progressivamente la tassa di circolazione. I tedeschi lavano le strade dato che le polveri sottili accumulate ai lati delle strade si sollevano al passaggio delle auto. Qui si fanno le targhe altrerne. Non sappiamo nemmeno copiare, eppure basterebbe poco. In Italia nessuno tra i mille tra deputati e senatori ha una vaga idea di che cosa sia il rispetto e la slvaguardia dell'ambiente. Copiate gente, copiate.

10 Comments:

Anonymous Anonymous said...

d'accordissimo sulla maggior parte di quello che dici, su un punto non sono convinto: quando dici che sarebbe meglio incentivare la gente a tenere le auto vecchie perchè inquina di più costruire una macchina nuova, ma anche costruire una caldaia nuova inquina, forse meno che costruire un auto, ma un po' si. La soluzione non è smettere di fare le cose, ma trovare modi migliori per farle, se davvero gli svedesi premiano chi tiene dei vecchie automobili a gasolio sbagliano loro. Poi c'è una questione di localizzazione delle fonti inquinanti. Una frabbrica magari inquina di più di tutte le auto in circolazione a Milano (non lo so... ho i miei dubbi) ma di solito le frabbriche non sono in mezzo a centri abitati ed è più facile fare i controlli su una fabbrica che su centomila automobili.

1:58 PM UTC  
Blogger Doc said...

Le tue osservazioni sono senz'altro pertinenti, tuttavia resto contrario agli incentivi statali per sostituire vecchie auto. E' vero che un vecchio diesel inquina molto, tuttavia non ci sono incentivi per sostituire vecchi camion o furgoni che montano i motori a gasolio più inquinanti. E' anche vero che nonostante il progresso tecnologico sia evidente un'auto nuova NON consuma meno della corrispondente auto costruita vent'anni fa. Questo perchè le auto sono oggi più lunghe, più larghe e più pesanti (anche perchè i dispositivi di sicurezza hanno il loro peso), oltretutto presumo che una parolina l'abbiano spesa anche i petrolieri in questo senso. Voglio dire che c'è insufficiente senzibilizzazione circa l'inquinamento localizzato (e non), dovuto alle caldaie e agli scarichi indistriali. Certamente non si deve "smettere di fare le cose" e certamente si deve trovare un sistema migliore per produrle, ma sarebbe interessante se le amministrazioni centrali e locali iniziassero a dare il buon esempio, utilizzando autobus a metano o con dispositivi come il filtro anti particolato per i propulsori diesel.

2:13 PM UTC  
Anonymous Anonymous said...

Andiamo per punti così spero di essere più preciso e chiari.

Punto uno. Io sono contrario a qualunque genere di incentivo statale, ma qui per una questione di come vedo io lo Stato. Il mio discorso era pià generale: ho dubbi che una macchina vecchia inquini meno di una macchina nuova anche considerando l'inquinamento necessario per produrla. Questo aldilà di incentivi o meno.

Punto due. Sono d'accordo con te, se proprio dobbiamo mettere gli incentivi mettiamoli ai mezzi commerciali che sono probabilmente quelli che inquinano di più.

Punto tre. Anche sul consumare più o meno, ho i miei dubbi. Certo devi fare i paragoni sensati: se consideri una cinquecento vecchia con un SUV moderno è ovvio che il SUV moderno consuma di più. Ma a parità di categoria di veicolo le macchina moderne consumano meno e inquinano meno di quelle vecchie. Che poi adesso come adesso la gente compra macchine inutilmente grandi sono d'accordo con te. Giusto un po' di tempo fa ho visto due imbecilli con due hummer in corso buonos aires a milano venire in senso opposto e non ci passavano entrambi, ma questo discorso ha più a che fare con la responsabilità personale che con i petrolieri, e questo ci porta al punto quattro.

Punto quattro. Secondo me il problema è raramente colpa della stupidità dei nostri governanti, molto più spesso e la nostra stupidità o pigrizia. Stupidità che ci porta a tenere temperature troppo alte negli uffici al punto che devi tenere aperte le finestre in pieno febbraio, stupidità che ci porta in un paese di 6000 abitanti (tempo di percorrenza asse più lungo 20 minuti a piedi) ad andare a prendere tuo figlio in macchina a scuola e stupidità a prendere macchine più grosse per girare in strade notoriamente strette.
Quindi gente stupida si merita rimedi stupidi e io personalmente non sono così contrario ai blocchi del traffico.

Certo sarebbe bello se si potesse pensare a una soluzione a lungo termine, organica e corale. Ma siamo in Italia l'unico modo di ottenere coralità è nelle proteste che causi quando pensi a qualcosa di lungo termine, quindi è più semplice mettere la toppa all'ultimo. In questo modo la gente si lamenta solo durante i 10 minuti che deve rimanere senza pantaloni per fartela attaccare piuttosto che durante tutto la settimana che ci metti a cucir loro un paio di pantaloni nuovi. Poco importa che alla fine ci si ritrova con dei pantaloni fatti esclusivamente di toppe... ma del resto dove è stato inventato arlecchino?

mamma mia che metafora :-)

7:23 AM UTC  
Blogger Doc said...

Provo a risponderti con ordine
Punto uno: anch'io per formazione sono contrario a qualsiasi tipo di incentivo sia per le aziende che per i privati.
Punto due. ok
Punto tre: in un recente servizio quattroruote ha dimostrato che i consumi della vw golf del 1974 sono del tutto simili a quelli della golf ultima versione. Naturalmente il rendimento del motore è migliorato così come tutte le caratteristiche ascrivibili alle prestazioni ed alla guidabilità, ma la benzina che devi mettere per fare la stessa strada resta invariata. Lo stesso dicasi per altri tipi di utilitarie.
Punto quattro: è faticoso ma tutte le volte che mi capita usando tutta l'ironia possibile cerco di trovare un modo per far capire a chi di dovere che, ad esempio, abbassare il riscaldamento e chiudere le finestre trova un plebiscito di consensi tra i presenti. Idem sul resto.
Va bene, allora visto che ci sono vari punti in comune come concludiamo? facciamo un partito politico raccogliendo le firme in tutta italia (quindi poi non ce la facciamo a presentarci alle elezioni) oppure hai una idea migliore?

12:38 PM UTC  
Blogger barbara said...

da parte mia farei così:
incentiverei il car-pooling con un sistema molto semplice: nelle ore di punta alle vie di accesso principali alla città una bella pattuglina di vigili che ferma le macchine con solo una persona a bordo.

regolerei la circolazione in città creando dove possibile la famosa "onda verde" dato che continue accelerazioni e decelerazioni non permettono di raggiungere una temperatura di combustione della benzina tale per cui non si crei particolato (che, per definizione, è un prodotto di un processo combustivo incompleto). Questo ha anche effetto sulla marmitta catalitica le cui membrane entrano a "pieno regime" solo dopo 15-20 minuti l'accensione del motore (avete presente il tipico odore che pizzica il naso delle auto catalitiche? quello è il segno che è stata accesa da poco)

continuerei a spalmare sull' asfalto come sta succedendo in diverse città, una simpatica sostanzina capace di "catturare" il particolato

regolamenterei SOPRATTUTTO il riscaldamento domestico, dove c'è piena anarchia. Mi interesserebbe cmq vedere l'incidenza dei forni a legna delle pizzerie..non è una battuta, basta vedere anche solo al centro di torino quante ce ne sono. L'odore di legna che brucia si sente 9,5 volte su 10.

Riguardo le emissioni industriali ci sono strette leggi e limiti regolati non solo dalla CE ma anche dal principio di precauzione che ogni paese ha. Su questo punto non avrei nulla da obiettare e modificare.
Ho finito.
Applausi.

4:14 PM UTC  
Blogger barbara said...

un ultima cosa: quello che mi fa più accapponare la pelle è che usiamo il petrolio per bruciarlo.. PAZZI

4:51 PM UTC  
Blogger Doc said...

Pensa che anche nel mio paesino (meno di duemila tra orse e orsi), per circa una settimana è stato vietato l'uso di camini e di stufe a legna. Naturalmente era dispensata l'unica pizzeria presente (sennò che cè magnamo?).

4:52 PM UTC  
Blogger barbara said...

Tralaltro, 2 o 3 gg fa ho sentito di un' iniziativa particolarmente furba a Trento o dintorni: allegare all' atto di vendita della casa una sorta di valutazione ecologica riguardante il riscaldamento della stessa. Meno riscaldare la tal abitazione inquina più il valore dei metri quadri sale. E' corretto?

5:16 PM UTC  
Blogger Doc said...

E' possibile ma non ho notizie. Ciò che è sicuro è che qui ogni anno e ogni due anni devi far fare le analisi dei fumi della caldaia. Ovvero un tecnico (che costa 50 euro per la visita annuale e 72 per quella biennale) scrive su un libretto i valori relativi alle emissioni. I tecnici della Provincia Autonoma di Trento, poi, verificano periodicamente che tu abbia fatto tutto in regola. Io abito qui dal 1998 e sono usciti già 3 volte a controllare. Se non sei in regola sono mazzate. La mia caldaia è a combustione interna con ricircolo dei gas. Ha una efficienza superiore al 90% così dice il libretto. Se ho detto una idiozia (non sono un tecnico) dammi mazzate pure tu!

5:26 PM UTC  
Blogger Doc said...

Riporto qua sotto una notizia, commentata poi dal mensile quattroruote che in qualche modo dimostra come dalla classe politica arrivino "POCHE IDEE MA BEN CONFUSE".

La notizia

La Regione Lombardia, su invito del presidente, Roberto Formigoni, intende proporre una legge al Parlamento nazionale per l'introduzione anticipata dei limiti Euro 5 per le auto diesel di nuova omologazione. Il provvedimento sarebbe da approvare prima della fine delle legislatura.


Il commento di "Quattroruote"

Anche se motivate da legittime preoccupazioni per la salute pubblica, certe "fughe in avanti" non sono utili a nessuno e, in clima di campagna elettorale, fanno nascere qualche sospetto. Prima di tutto, l'aspetto tecnico: i limiti Euro 5, che dovrebbero entrare in vigore nel 2008, non sono ancora stati ratificati a livello europeo, quindi i costruttori di automobili non saprebbero nemmeno a quale normativa rifarsi per omologare i nuovi modelli richiesti dalla Regione Lombardia.

Per potersi adeguare a limiti sempre più stringenti i costruttori hanno bisogno di norme e tempistiche certe, non improvvisate da questa o quella amministrazione locale.

Che il diesel, poi, sia il motore più "sporco" dal punto di vista delle polveri sottili non è una novità, ma le attuali auto Euro 4, specialmente se dotate del filtro antiparticolato, emettono una quantità infinitesima di polveri rispetto a quanto viene quotidianamente riversato nell'aria cittadina dai veicoli commerciali e da quelli pesanti, che spesso sono anche in cattive condizioni di manutenzione. E, in aggiunta, va ricordato che sono ancora centinaia i condomini a Milano, a Roma e Napoli che utilizzano illegalmente il carbone per il riscaldamento, un combustibile messo al bando da molti anni. Ma nessuno si è sognato di "rottamare" questi condomini.

6:52 AM UTC  

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