
Essere atei senza se e senza ma, oggigiorno, è alquanto scomodo oltre che politicamente scorretto. Tuttavia se esiste una giustizia di qualche sorta, divina, universale o della natura suppongo, senza falsa modestia, che per quanto fatto sin'ora non ho gran che da temere. Mi spiego: se un peccato esiste è quello di perdere tempo. Ovvero, non fruttare il tempo che abbiamo su questa terra per fare cose è "delittuoso". Devo dire che in questo stranissimo periodo ((incidentalmente coincidente con l'inizio del 2006(il che non mi fa cambiare l'idea del tempo come continuum)), stò utilizzando ogni singolo secondo a mia disposizione. Lo sforzo enorme che stò facendo è quello di utilizzare tutte le risorse a mia disposizione per favorire la concertazione tra le persone e per disseminare quanta più energia positiva possibile. Questo stile di vita l'ho sempre adottato, anche perchè mi viene estremamente naturale, tanto che comportarmi diversamente comporterebbe ulteriori ed ingiustificate difficoltà.
L'amico che, come forse ricorderete, è in ospedale mi ha dato tantissimo. L'ho conosciuto all'inizio degli anni novanta ed ha influenzato in modo importante il mio modo di pensare. Adesso, nonostante la sua enorme difficoltà ad esprimere con il linguaggio concetti complessi, la situazione non è cambiata. Sprecare il tempo, coricarsi la sera con un affanno dovuto ad un litigio, non riuscire con le persone che ti sono care prima di tutte e con tutte le altre poi, ad avere un rapporto sereno è follia. Si possono avere idee diametralmente opposte, si può litigare, ci si può sfogare, certo, ma l'animo deve sempre "volare alto come un'acquila". Provate ad immaginare di guardarvi. Siete in un qualsiasi momento della vostra giornata. Il vostro sguardo ed il vostro pensiero si staccano da voi. Vi state guardando, dall'alto. Si, quello sono io. Non vi state giudicando perchè il vostro animo è sufficientemente sereno. Attorno a voi la gente urla, si agita, voi siete coinvolti, naturalmente, ma state "volando alti come acquile", vi state guardando pur essendo il vostro corpo distante.
Possa la nostra mano, cari amici lettori, essere sempre una piuma e possa essere questo spazio un sano momento di egoismo che rigenera.
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